Monetizzare, convertire in denaro l’inclusione sociale significa sconfiggere la povertà? Una domanda molto attuale che tocca un pubblico molto più ampio degli addetti ai lavori, come dimostra l’acceso dibattito intorno alla legge sul Reddito di Cittadinanza del 2019. In Italia, la storia delle politiche di contrasto alla povertà è infatti marcata da importanti riforme dove il sistema di Welfare passa dalla beneficenza pubblica alla protezione sociale attiva. Le diverse forme di sussidio sono state perciò associate ad una pluralità di interventi sociali. Per fare il punto sulla traduzione in pratica di tali politiche è necessario prendersi il tempo per scrivere. Adriana Antognoli si è assunta questa responsabilità, con pazienza e capacità di dar conto del lavoro e del dialogo con tante persone (colleghi, amministratori, cittadini e utenti).

Il volume propone una modalità di lettura e valutazione dei servizi dedicati alla nascita nella regione Emilia-Romagna, raccogliendo le voci dei diversi attori coinvolti (professionisti, donne/coppie, figure di prossimità…). Il lettore viene così sollecitato ad osservare l’insieme dei servizi e del percorso a partire da punti di vista diversi. Ciò permette di comprendere il passaggio interpretativo dall’idea di “percorso ideale” (disegnato dalle linee guida, dagli standard di cura di riferimento, dalle competenze e dai ruoli predefiniti) a quella di una pluralità di “percorsi reali” (che avvengono nella realtà e che possono essere conosciuti attraverso le parole degli attori che li vivono).

Il libro nasce all’interno del confronto tra il contesto dei servizi brasiliani e italiani nella seconda edizione del Laboratorio Italo-brasiliano di Formazione, Ricerca e Pratiche in Salute Collettiva, realizzato nel 2015.
In una serie di incontri in sedi istituzionali e accademiche, operatori e ricercatori dei due paesi hanno potuto confrontarsi su attività innovative realizzate in diversi contesti dei servizi sociali e sanitari per l’Italia (Regione Emilia-Romagna) e della Sanità per il Brasile.
Uno scambio da cui sono emersi interessi comuni, come la ricerca-intervento per sburocratizzare servizi capaci di “andare verso” i cittadini, dove le équipe multi-professionali sappiano lavorare insieme per i medesimi obiettivi, le connessioni in rete e l’attenzione al territorio guidino azioni per il welfare di comunità.
Questi temi costituiscono il fil rouge che lega i contributi di un manuale narrativo, ovvero uno strumento per apprendere dall’esperienza. Vogliamo così valorizzare idee e pratiche da cui emergono nuove configurazioni di organizzazioni. Italia e Brasile sono geograficamente molto lontani, ma condividono valori, linguaggi e modi di produrre salute e benessere comunitario.

La competenza del professionista delle reti di cura è fatta di conoscenze e informazioni che circolano, di connessioni, di scambi, di negoziazione, di gestione del conflitto e consenso da costruire con altri nodi della rete. Questo libro fornisce i principali strumenti e metodologie per pensarsi e agire come autori delle reti di cura, alternando concetti, esercitazioni ed esperienze di formazione-intervento realizzate in diverse Aziende Sanitarie Locali e con l’Agenzia sanitaria e sociale regionale Emilia-Romagna.